Il processo di Resilienza sublima nell’attraversare e non nel resistere. Eppure, spesso si confonde la Resilienza con la Resistenza. Quali sono le differenze e perché è importante saperle distinguere correttamente?
Essere Resilienti non ha nulla a che fare con essere resistenti. Il processo di resilienza è più profondo. Si passa attraverso le difficoltà, si accettano, si affrontano le situazioni e si naviga il corso d’ogni emozione cambiando di volta in volta la traiettoria, la posizione delle vele e dell’equipaggio se necessario. Resistere è un po’ come mettere uno scoglio di fronte alle onde, può essere forte e possente, ma prima o poi il mare inizierà a sommergerlo e sarà più difficile riuscire a surfare sull’onda di tutto ciò che abbiamo cercato di trattenere.
Resistere all’urto può sembrare la soluzione più facile rispetto ad assorbirlo senza rompersi, sembra persino quella meno dolorosa.
Assorbire o resistere ad un urto e, più in generale ad un cambiamento, è ugualmente difficile.
A prima vista può apparire meno doloroso e meno dispendioso provare a resistere o, addirittura evitare una difficoltà. Potrebbe funzionare per un breve periodo ma, alla lunga, la forza dell’impatto si amplificherebbe.
Affrontare un colpo, un cambiamento con consapevolezza, coraggio, fiducia e la giusta D.O.S.E. di endorfine può ridurre la portata e i timori che l’ accompagnano.
Cosa potrebbe nascere dall’incontro tra Leggerismo® e sistema di resilienza?
La resilienza può trovare un grande alleato nel Leggerismo®️. Anche nelle situazioni più difficili, crearsi uno spazio di leggerezza e sano umorismo può riportarci ad un piano meno spaventoso, garantirci una spinta in più. Guardare il lato buffo di una situazione, cercare un sorriso di incoraggiamento non elimina le difficoltà ma aiuta ad affrontarle con forza e fiducia maggiori.
Intervista a cura di Silvia Iovine
Giornalista – Responsabile Ufficio Stampa D.O.S.E.®
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