D.O.S.E.

Felicità in equilibrio

“La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l’altro di angoscia, che ci dividono il cuore”
Virginia Woolf

Se vivi in questa realtà, pur aspirando al multiverso del “per sempre felici e contenti”, hai sperimentato sulla tua stessa pelle che la felicità non è infinita, che si alterna a momenti di infelicità, che i due opposti possono metterti a dura prova e che, spesso, sanno trovare i momenti meno appropriati per coesistere. Per i più superstiziosi, i momenti brutti possono essere il prezzo da pagare per vivere quelli belli… ma qualunque sia l’interpretazione che possiamo provare a dargli, non cambia la realtà dei fatti: tocca rimboccarsi le maniche e affrontarli.

É un pò come quando giocavamo a Monopoli e finivamo nella casella degli imprevisti, potevamo avere la fortuna di finire a Parco della Vittoria e comprarla, oppure di trovarla occupata e indebitarci fino a vendere l’ultima casetta di plastica. Felicità e Infelicità possono essere due imprevisti che occorre calcolare. Accettare che la bellezza del mondo è fatta di polarità opposte, che l’infelicità non è una punizione o una malattia ma una delle tante emozioni che dipingono la nostra natura di esseri umani, può renderci liberi.

Una revisione sistematica condotta nel 2023 a Dubai ha analizzato 155 articoli sulla felicità condotti negli ultimi 90 anni, comprendenti studi provenienti da oltre 100 paesi e 44 culture differenti, evidenziando tre categorie risultate determinanti per la felicità: Salute, Speranza e Armonia.
Queste tre macro aree rimandano a sottocategorie quali: benessere emotivo, mentale e fisico, equilibrio tra vita privata e lavorativa, salvaguardia della rete di relazioni sane, cura di sé e dell’altro, armonia con il proprio ambiente, la propria cultura, comunità, religione e tradizioni.
Provando a giocare a “nomi, cose e città” con queste sottocategorie dando punteggio personale da 0 a 10 potremmo mettere ordine tra quelle che consideriamo prioritarie e quelle che ci interessano meno, fare luce sulle più rilevanti per il nostro benessere personale da approfondire e potenziare.

Uno studio condotto in California ha sottolineato che le persone felici non si sentono più soddisfatte della propria vita solo perché si sentono meglio, ma principalmente perché sviluppano risorse utili per vivere bene. Ogni azione o pensiero in grado di generare emozioni piacevoli può diventare un tassello fondamentale nella costruzione del nostro benessere personale. Questo non vuol dire che per stare bene dobbiamo rinnegare o scappare di fronte alle emozioni spiacevoli, ma che se costruiamo una base forte di emozioni piacevoli e Real-Ottimismo, sarà più facile sviluppare risorse durature utili ad affrontare un’ampia gamma di sfide della vita.

Esercitare quotidianamente il Real-Ottimismo, coltivare le emozioni piacevoli e accettare quelle spiacevoli provando a renderle un “motore” di crescita, può contribuire in maniera significativa ad aumentare la capacità di resilienza e la percezione di soddisfazione nei confronti della vita.

 

Bibliografia:

  1. S. Singh, S. Kshtriya, R. Valk. “Health, Hope, and Harmony: A Systematic Review of the Determinants of Happiness across Cultures and Countries”. Review. Int J Environ Res Public Health, 2023.
  2. M.A. Cohn, B.L. Fredrickson et al. “Happiness Unpacked: Positive Emotions Increase Life Satisfaction by Building Resilience”. Emotion, 2009.
  3. A. Steptoe. “Happiness and Health”. Annu Rev Public Health, 2019.

 

Silvia Iovine


Giornalista – Responsabile Ufficio Stampa D.O.S.E.®

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